Curiosità sul cibo
Quale di questi quattro pensi fosse il colore originale della carota?
BIANCA
GIALLA
VIOLA
ROSSA
La carota non è sempre stata arancione
Il colore arancione della carota è stato “deciso” dai contadini olandesi in omaggio a Guglielmo d’Orange ed è frutto di un incrocio di sementi.
L’ortaggio, in origine, era infatti color porpora-viola!
C’era una volta la carota, ma non era arancione.
Il colore tipico di questo ortaggio fu infatti deciso a tavolino dai contadini olandesi nei secoli XVI e XVII per rendere omaggio a Guglielmo d’Orange, il capostipite dell’attuale dinastia regnante in Olanda.
Storia della carota nei dipinti
Di grande aiuto nello studio della storia della carota in Europa sono stati i dipinti: dal 16° secolo i pittori olandesi e spagnoli dipingono spesso scene ambientate nei mercati. Nei dipinti di Pieter Aertsen e Nicolaes Maes appaiono carote viola e gialle. Ai tempi dei romani, poi, la carota era non soltanto viola ma anche bianca, mai arancione. A quell’epoca sembra siano cresciute anche carote nere, rosse e verdi. Ma i ricercatori che si sono occupati dell’argomento sono tutti d’accordo: è il viola il colore assegnato dalla natura alle carote.
Il colore arancione della carota: una scelta politica
In origine i colori prevalenti della carota erano quelli della varietà violacea o quelli tendenti al grigio, ancora propri delle varietà tradizionali ormai in forte disuso nelle coltivazioni. Solo alla fine del secolo XVII,in Olanda, per rendere onore alla dinastia degli Orange, che avevano guidato il paese nella guerra di indipendenza contro il potere spagnolo, alcuni coltivatori iniziarono a selezionare con cura le sementi per dare all’ortaggio il caratteristico colore arancione che vediamo ancora adesso.
La scelta politica degli agricoltori olandesi fu, da quel momento in poi, apprezzata da tutta Europa, dato che il nuovo colore era molto più gradevole alla vista e si caratterizzava per un gusto più dolce e delicato rispetto alla versione originaria. La nuova carota arancione si diffuse quindi nel resto del mondo, riscuotendo maggior successo delle antenate violacee.
Ci sono ancora carote viola?
Le semenze afgane non sono quasi più usate, ma non si sono estinte: alcuni agricoltori europei continuano infatti a coltivarle anche perché sono ricche di sostanze antiossidanti e quindi sono tornate in auge negli ultimi anni.
In Italia, esistono coltivazioni di carote viola in Puglia, nei pressi di Polignano a Mare (Bari) e di Tiggiano (Lecce).
Attualmente esistono 5 categorie di carote:
la carota arancione, che contiene la vitamina A e fa bene alla salute;
la carota violacea, ricca di polifenoli, flavonoidi e in particolare antocianine, sostanze antiossidanti presenti anche nel vino che fanno bene alla circolazione e che combattono i radicali liberi;
la carota gialla ricca di luteina, vitamina che protegge la macula degli occhi;
e la carota bianca e rossa che sono meno interessanti dal punto di vista nutrizionale.
Quando si trova al supermercato e in cucina? Tutto l’anno. La carota si conserva benissimo nel banco frigo e mantiene inalterate tutte le sue qualità.
Dove cresce? È un ortaggio che viene coltivato dovunque ci sia un clima mite. Si può piantare, e raccogliere, nell’orto due volte l’anno. In Italia la regione che produce più carote è l’Abruzzo, seguito da Emilia Romagna e Sicilia. Molte vengono esportate.
Calorie: La carota ha poche calorie, per questo è un eccellente spuntino “spezza fame” adatto a tutte le stagioni.
Curiosità
In passato, le carote venivano coltivate per le loro foglie e semi aromatici,
non per le loro radici.